CAB: mappe digitalizzate per coltivare

30 novembre 2018 – La tecnologia ha avuto negli ultimi anni un impatto determinante nella coltivazione. Ciò che ha salvato le Cooperative Agricole Braccianti dalla crisi e dalla riduzione dei contributi della Unione Europea, è stata proprio la capacità di essere, da sempre, al passo coi tempi.
«Abbiamo iniziato da oltre dieci anni a inserire nei 13mila ettari delle 7 CAB in mappe digitalizzate e “georeferenziati” con l’ausilio di rilevazioni satellitari – spiega Pietro Pasini di Promosagri -. Più recentemente partendo da questa base è stato agevole introdurre la cosiddetta agricoltura di precisione, una tecnologia che trae origine da progetti militari sempre governati da sistemi satellitari.
Nelle cooperative braccianti la Precision Farming ha trovato condizioni favorevoli in virtù delle ampie superfici di pianura disponibili, ai terreni sistemati a drenaggio senza fossi e della propensione all’innovazione dei tecnici e degli operatori».
Già dal 2010 in AGRISFERA, la più grande cooperativa del gruppo PROMOSAGRI, sono state installate attrezzature che consentono, grazie all’ausilio di antenne satellitari, di avere mezzi agricoli teleguidati per le esecuzioni delle diverse operazioni meccaniche, di rilevare i dati produttivi e di concimare le colture in relazioni agli effettivi bisogni in base alla fertilità per ogni piccola porzione di terreno. Oggi tutte le CAB applicano, a diversi livelli, l’agricoltura di precisione che apporta notevoli benefici su diversi aspetti: dal contenimento dei costi del lavoro meccanico per riduzione dei tempi, alla riduzione e all’ottimizzazione degli antiparassitari e dei concimi, all’aumento di produzione riscontrati nelle principali colture. L’agricoltura di precisione quindi, oltre a fornire risposte positive per l’economia aziendale, fornisce anche un positivo contributo all’ambiente per un ulteriore miglior utilizzo dei prodotti fitosanitari e fertilizzanti impiegati. Un’altra potenzialità dell’agricoltura di precisione riguarda il suo utilizzo nelle coltivazioni biologiche dove l’eliminazione delle erbe infestanti si effettua solo con attrezzature meccaniche: il controllo delle operazioni per mezzo delle antenne satellitari permette di avere una precisione estrema, fino a 2, 5 centimetri. La presenza di queste attività nelle CAB ha suscitato l’interesse anche delle istituzioni scientifiche che sono sfociate in progetti di collaborazione, in particolare del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna.

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