La tromba d’aria che si è abbattuta ieri sul ravennate ha causato nuovi ingenti danni alle cooperative e molte aziende agricole del territorio.
Ravenna, 23 luglio 2023 – La catastrofe climatica non dà tregua e anche la tempesta di ieri pomeriggio, la terza dopo l’alluvione, esige un pesantissimo tributo.
In fumo 8 ettari di frutteti dedicati alla produzione di pere di CAB Massari a Conselice, corrispondente a un investimento di 400.000 euro, stroncati dalla furia del vento. Sarebbero dovuti andare in produzione per la prima volta quest’anno dopo tre anni di allevamento. Crollati inoltre diversi filari di vigneti, scoperchiata una casa, divelti decine di alberi, una serra e un intero orto, appena ripristinati dopo l’alluvione di maggio.
Per la cooperativa Agrisfera, con sede a Sant’Alberto, la situazione non è migliore: un grande impianto per l’irrigazione Pivot, per l’innaffiamento dei campi di forma circolare, è stato letteralmente accartocciato dalla furia del vento. Un danno economico del valore di 200.000 euro che si somma alla perdita di circa 100 ettari di mais compromessi dalla tempesta.
Infine, la prima conta alla CAB Fusignanoriferisce del danneggiamento del tetto di un capannone e del relativo impianto fotovoltaico. Ma sono solo le prime notizie, destinate purtroppo a peggiorare.
“Le realtà coinvolte dal maltempo di ieri erano già state colpite e devastate dall’alluvione: se il Governo non decide in fretta di sostenere in maniera determinante e concreta le aziende agricole distrutte dalle calamità, anche il modello agricolo romagnolo, che vanta una lunga storia di solidarietà e cooperazione, purtroppo rischia di perdere produttività e capacità di dare lavoro”, dichiara il presidente di Promosagri, cooperativa di consulenza alle CAB aderente a Legacoop Romagna, Stefano Patrizi.
Le perdite registrate ieri sono solo le ultime in ordine cronologico di una lunga serie, dovute al cambiamento climatico devastante in corso. Gli scorsi 13 luglio e 7 giugno, infatti, la grandine e le trombe d’aria avevano distrutto frutta, vigneti e centinaia di ettari tra campi coltivati a vivai, mais, soia e orzo, danneggiato centri aziendali anche nella CAB Comprensorio Cervese, CAB Bagnacavallo e Faenza e CAB Campiano.